Le Vittorie alate e le statue del giardino non sono le uniche testimonianze scultoree di Villa Emo. Infatti, ascrivibile a questo comparto decorativo c’è anche lo stemma ligneo posizionato sulla parete nord nel salone centrale, a copertura della terza finestra che illuminava l’ambiente. Lo stemma era un tempo collocato sullo specchio poppiero della nave ammiraglia di Angelo Emo (1731-1792), ultimo grande Capitano da Mar della Serenissima Repubblica. L’enorme scultura lignea di circa due metri di larghezza per due metri e mezzo di altezza, risale quindi probabilmente al Settecento, e rappresenta lo stemma della famiglia Emo inserito in un ovale su cui compaiono le quattro fasce alternate nei colori rosso e argento. Questo ovale è circondato da due delfini, due figure femminili a seno scoperto (sirene o arpie) e da due aquile, il tutto collegato da volute e racemi tipici del gusto settecentesco. Lo stemma è sormontato dal leone di San Marco, simbolo della Serenissima Repubblica a cui gli Emo sono sempre stati fedeli. Ai lati dello stemma sono presenti due braccia leonine che impugnano una spada e un elmo da battaglia. Tutte le strutture sono realizzate in legno intagliato, in gran parte dorato a foglia d’oro e dipinto.
La curiosa collocazione nella sala, dà adito a svariate teorie di cui la più plausibile è che una volta deceduto l'ammiraglio Angelo Emo e smantellata la flotta veneziana dopo il trattato di Campoformido nel 1797, lo stemma sarebbe ritornato nelle mani della famiglia che in ricordo delle imprese del nobile avo, lo ha collocato nel salone centrale della dimora palladiana, dove è tuttora. Probabilmente essendo il salone il luogo di rappresentanza per eccellenza, la famiglia ha pensato bene di esporre qui il prezioso simbolo di prestigio.
Nel dicembre 2004, a seguito della vendita della villa da parte della famiglia Emo Capodilista, l’ultimo conte si riservò simbolicamente lo stemma come unica proprietà:
conserverà e legherà in sé, come archetipo, la forza di questo storico passaggio,
in pienezza per il nuovo comando come per il vecchio.
Perché Villa Emo resterà sempre Villa Emo.
N.H. Marco Leonardo Emo Capodilista