
Villa Emo aggiunge un nuovo tassello al racconto della storia della nobile famiglia veneziana che l’ha edificata oltre quattro secoli orsono. In questo caso l’attenzione è tutta rivolta verso il ramo di San Simeon Piccolo, ovvero la chiesa dalla grande cupola in rame che ci accoglie subito usciti dalla stazione di Santa Lucia a Venezia, e la sua collezione di epigrafi antiche. Il volume di 188 pagine edito dalle Edizioni Accademiche Italiane e in vendita su Amazon, s’intitola La collezione epigrafica della famiglia Emo di San Simeon Piccolo: Un piccolo "ponte" tra due "pilastri" del mondo antiquario settecentesco ed è stato scritto da Simone Urio, giovane laureando in Scienze dell'antichità presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Urio è un giovane studioso di storia in forze nello staff di Villa Emo, ed è proprio durante il tirocinio formativo svolto nel 2014 presso Villa Emo che, imbeccato dal professor Lorenzo Calvelli, decide di mettere mano al progetto di studio delle epigrafi che lo porterà prima alla tesi e poi alla pubblicazione del libro.
Il fenomeno del collezionismo antiquario ed epigrafico in Veneto, e in particolare a Venezia, è stato, nel corso degli anni, oggetto di numerosi studi. Allo stesso tempo, questo interesse si è sempre rivolto da una parte a quelle raccolte costituite in prevalenza da determinate tipologie di oggetti, quali statue e opere d'arte; dall'altra, specialmente in campo epigrafico, solamente a quelle collezioni considerate di maggiore importanza. Scopo di questo libro, quindi, è stato quello di ricostruire la storia di una piccola collezione, quella della famiglia Emo di San Simeon Piccolo, dalla sua formazione fino alla definitiva dispersione. A causa della mancanza di studi, anche recenti, che si siano occupati di questa raccolta, è stato necessario ricercare e sfruttare al meglio le poche fonti a disposizione, soprattutto i cataloghi, da cui ricavare il maggior numero di informazioni possibile. Si è voluto in questo modo cercare di donare la dovuta importanza a una collezione che, contrariamente alla tendenza generale del collezionismo antiquario veneziano, riservò maggiore spazio alla componente epigrafica. Spesso anche le piccole cose nascondono in sé un grande valore.
La collezione, ora dispersa tra Verona, Pola e Vienna presso il prestigioso Kunsthistorisches Museum, era stata messa insieme dal ramo, attualmente estinto, della famiglia Emo di stanza a San Simeon Piccolo, il cui più celebre e ultimo rappresentate fu Angelo Emo, ultimo Capitano da Mar della Serenissima Repubblica, morto a Malta in battaglia nel 1792.