LA NOBILE FAMIGLIA EMO

L'EREDITÀ DI LEONARDO EMO
Et se par caso nascesse in opinione ad alcuna di dette mie fiole di non maritarsi, non monacarsi, […] voglio che siano honorade da moi fiolli, spesade alla sua tavola et vestide e calzade e una masera a sua posta, et ducati 25 all'anno habear cadauna di esse da spender, et se per caso per mala compagnia o altro non potesse star in casa in compagnia dei suoi fratelli, che Dio guardi, voglio che habbino de la mia facoltà ducati desento l'anno per una vita sua […] et se occorresse vender qualche ben della mia facultà voglio che mia mogier lo possa far […].
Ma prego ben […] a non vender ben alcuno posto nella villa de Fanzuol.
Testamento di Leonardo Emo (1532-1586)
Guarda quattrocento anni di storia di Villa Emo in 25 fotogrammi




Il cimitero di Fanzolo
Degna conclusione del percorso storico della famiglia Emo è la visita al vicino cimitero di Fanzolo. Uscendo dal parcheggio di Villa Emo e proseguendo sulla destra si giunge, dopo aver attraversato il passaggio a livello, al piccolo cimitero di Fanzolo.
Qui in un’area delimitata dall’antico muro di cinta del camposanto è possibile vedere le sepolture della famiglia Emo degli ultimi due secoli; vi sono, infatti, sepolti gli ultimi abitanti della dimora dal 1892 al 2003, i quali, anche se portati spesso altrove dalla vita e il lavoro, hanno voluto essere sepolti accanto all’antica dimora di famiglia.
Partendo dal muro prospiciente all’ingresso dell’area, si trova una lapide commemorativa a Giordano Emo Capodilista (1767-1810, A1), figlio di Leonardo Antonio Melchiore Emo e Beatrice Capodilista, il primo figlio ad acquisire il titolo d Emo Capodilista. Su questa lapide, un tempo conservata presso Villa Emo, compare lo stemma delle due casate unite in un’unica arma.
A seguire sulla sinistra c’è la tomba della moglie e figlia di Giordano, Lucia Maldura (1803-1892) e Bianca Emo Capodilista (1B). Proseguendo sulla sinistra verso l’ingresso, troviamo la tomba del loro figlio Giovanni Emo Capodilista (1828-1906, 2A), della di lui moglie Maria De Orestis (1837-1914, 2B), e del loro figlio Corrado Emo-Capodilista (1878-1942, 3).
Sul lato opposto, di fronte a Corrado, vi è la tomba del di lui fratello maggiore Carlo Emo Capodilista (1866-1925, 4), e a seguire quelle del figlio di Corrado, Lorenzo Maria Emo Capodilista (1909-1973) e della di lui moglie Barbara Steven (1916-2003, 5).
Chiude il percorso una panchina in pietra posta in testa all’ultima tomba, recante i nomi dei consuoceri dei conti, genitori della contessa Caroline Emo, Wallace Southam (1900-1990) e Anna Southam (1907-1987, 6).

